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Quando il proprietario di casa può recedere dal contratto?

Quando il proprietario di casa può recedere dal contratto?

Di

Marilena D'Ambro

Pubblicato in Vendere casa Su Ottobre 14, 2022

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Quando il proprietario di casa può recedere dal contratto? Prima di rispondere alla domanda è necessario sottolineare che per la giurisprudenza l’inquilino gode di maggiori tutele rispetto al proprietario. Il motivo? La legge ritiene che quest’ultimo goda di una posizione contrattuale più forte mentre il conduttore si assume maggiori rischi legati al contratto di casa.

D’altro canto, se il proprietario avesse bisogno della casa in affitto per andarci ad abitare può recedere anticipatamente il contratto. Tuttavia, deve rispettare determinate clausole.

Scopriamo quando il proprietario di casa può recedere dal contratto di affitto. Cominciamo a capire che differenza c’è tra contratto a canone libero e contratto a canone concordato.

Tipi di contratti di locazione esistono

Argomenti dell'articolo

  • Tipi di contratti di locazione esistono
  • Disdire contratto alla prima scadenza
  • Gravi motivi per la disdetta del contratto
    • Destinazione a uso proprio
    • Disposizione di appartamento
    • Ricostruzione dell’appartamento
    • Vendita della casa in affitto
  • Chiudere in anticipo un contratto
  • Locatore non rispetta la disdetta
  • Chi paga le spese di risoluzione?
  • La tua esperienza sull’argomento

Quando il locatore può recedere il contratto? In parte la risposta dipende dalla tipologia di sottoscrizione concordata tra le parti. A questo punto, vediamo le tipologie di contratto d’affitto.

Contratti a canone libero: hanno una durata di 4 anni con rinnovo automatico alla prima scadenza di altri 4 anni. In questo tipo di contratto il canone viene concordato dalle parti.

Contratti a canone concordato: durano 3 anni con possibile rinnovo automatico per altri 2. In questo caso il canone è calmierato e gli importi sono fissati da accordi di categoria. Esistono i contratti a uso transitorio: dai 6 ai 18 mesi – che prevedono una particolare necessità da parte dell’inquilino – e i contratti per studenti universitari con tempistiche dai 6 ai 36 mesi.

Cosa hanno in comune i contratti a canone libero e concordato? Il rinnovo automatico che scatta se inquilino o proprietario non comunicano la disdetta con 6 mesi di mesi di anticipo. È su questa possibilità che il padrone di casa può recedere dal contratto di locazione.

Leggi anche: cos’è il contratto di affitto con cedolare secca?

Disdire contratto alla prima scadenza

L’inquilino per giusta causa può disdire il contratto di affitto in qualsiasi momento salvo preavviso di 6 mesi. Per il locatore il discorso è diverso e ha meno libertà di manovra, anche se 6 mesi di anticipo per la disdetta obbligatori anche per lui. Quando il proprietario di casa può recedere dal contratto? Anche in occasione della prima scadenza ma solo in casi eccezionali.

Nel caso della formula a canone libero (4+4) il proprietario può dare disdetta dal contratto alla scadenza dei primi 4 anni ma solo per motivi specifici. Bypassando, così, il tacito rinnovo.

Altrimenti il locatore è tenuto ad aspettare altri 4 anni e solo allora potrà recedere senza la necessità di aggiungere spiegazioni particolari e senza il timore di venire contestato.

Il discorso è lo stesso per la locazione abitativa di 3 anni + altri 2 di rinnovo automatico: il padrone di casa non può mandare via l’inquilino prima della scadenza dei 5 anni anni.

Deve, quindi, tollerare il tacito rinnovo per poi disdire il contratto di locazione. Tuttavia, anche qui il proprietario può attuare il recesso anticipato del contratto di locazione supportato da ragioni giuste ragioni previste per legge. Quando il proprietario di casa può recedere dal contratto di affitto? Scopriamo questi casi particolari che dobbiamo giustamente sapere.

Gravi motivi per la disdetta del contratto

In quali casi il proprietario può disdire l’affitto? A fare chiarezza l’art. 3 legge 431/98 disdetta locatore. Ecco i motivi del recesso anticipato dal contratto da parte del padrone di casa.

Destinazione a uso proprio

Quando il locatore può disdire il contratto di locazione prima della scadenza? Se ha bisogno della casa data in affitto e ha intenzione di destinarla ad abitazione per uso proprio. O, in alternativa, vuole trasformare l’appartamento in attività commerciale, artigianale o professionale.

Ne ha pieno diritto. Attenzione, il padrone di casa può estendere questa possibilità – oltre che a se stesso – anche al coniuge, genitori, figli legittimi o naturali e parenti di secondo grado.

Disposizione di appartamento

Tra i motivi di recesso anticipato del contratto locazione rientra anche questo caso. Il locatore può recedere dal contratto alla prima scadenza se il conduttore ha un altro immobile nello stesso comune di residenza in cui si trova la casa in affitto. La disdetta del contratto è lecita solo se la casa può essere utilizzata e adibita ad abitazione principale. Inoltre, non deve essere in affitto.

Ricostruzione dell’appartamento

Quando il proprietario di casa può recedere dal contratto? Questa è una soluzione: se l’appartamento che ha affittato è collocato in un edificio danneggiato che deve essere ricostruito.

L’instabilità dell’edificio rende necessario lo sgombero dell’inquilino. Anche questa ragione rende possibile il recesso dal contratto di affitto da parte del locatore alla prima scadenza.

Vendita della casa in affitto

Il recesso dal contratto di affitto da parte del locatore alla prima scadenza può avvenire se mette in vendita la casa in affitto. Ma il proprietario non deve avere altri appartamenti ad uso abitativo oltre a quello in cui vive. In questa situazione l’inquilino ha il diritto di prelazione.

Ci sono altri motivi per la disdetta del contratto? Sì, il padrone di casa può recedere il contratto di locazione se l’inquilino non vive in modo continuativo nell’appartamento.

Chiudere in anticipo un contratto

Hai capito quando il proprietario di casa può recedere dal contratto di affitto. Il prossimo step? Comunicare il mancato rinnovo. Come funziona la disdetta del contratto di locazione?

Il padrone dell’appartamento deve far presente la propria volontà almeno 6 mesi prima della scadenza dei primi 4 o 3 anni. La sua decisione verrà inviata al conduttore tramite

  • Raccomandata a/r.
  • Pec.
  • Fax.

Il locatore deve scrivere una motivazione legittima – come quelle elencate – altrimenti la disdetta è nulla. Inoltre, deve annotare anche la data in cui l’affittuario è tenuto a lasciare l’immobile.

Locatore non rispetta la disdetta

Adesso è chiaro in quali casi e come il locatore può recedere anticipatamente dal contratto di affitto. Ma cosa succede se il proprietario di casa non rispetta i motivi della disdetta?

 

L’inquilino può fare causa e chiedere il ripristino del contratto insieme al rimborso delle spese. In alternativa, può ottenere il risarcimento del danno in misura non inferiore a 36 mensilità.

Chi paga le spese di risoluzione?

Chi paga la recessione del contratto di locazione, proprietario o inquilino? Il locatore versa tassa di 67 euro. Questo costo è addebitato al padrone di casa, anche se è stato il conduttore a volere la disdetta. Tuttavia, il proprietario può ottenere dall’inquilino metà della somma versata.

Per approfondire: meglio affittare o comprare casa?

La tua esperienza sull’argomento

Ora sai quando il proprietario di casa può recedere dal contratto alla prima scadenza. Il discorso è valido sia per il contratto a canone libero che per quello concordato. Tuttavia, il padrone dell’immobile deve fare riferimento a motivazioni eccezionali così come stabilito dalla legge.

Altrimenti, l’unica strada è aspettare la naturale risoluzione del contratto e agire prima del tacito rinnovo. Ora lascio a te la parola. Quando il locatore può disdire il contratto di affitto? Parliamone.

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