
Molti potenziali acquirenti di un immobile si chiedono questo: cos’è una casa passiva? Vale la pena acquistarla e investire in questa nuova frontiera del mercato immobiliare? In realtà ci sarebbe tanto da aggiungere alle domande che si riferiscono a questo tipo di dimora.
L’attenzione per le necessità legate all’ambiente è sempre più alta. Le persone vogliono approfondire, si interessano di ecologia e vogliono scoprire come dare una mano al pianeta.
Per poi, indirettamente, risparmiare sulla bolletta. In questo contesto si inserisce il concetto di casa passiva. Di cosa stiamo parlando esattamente? Perché dovresti interessarti a questo tema e comprendere se la tua prossima dimora rispetta – almeno in parte – questi principi?
Cos’è una casa passiva, una definizione
Con questo concetto intendiamo un edificio che consente di coprire gran parte delle spese energetiche in modo naturale. Quindi senza dover accedere a riscaldamento o raffreddamento.
Il concetto di edificio passivo – o passive house – è diffuso in Europa. Abbraccia a pieno titolo l’edilizia ecosostenibile e l’efficienza energetica che comporta sostenibilità ed economia delle risorse. Una casa di questo tipo si riscalda e si raffredda senza termosifoni o condizionatori.
Nella sua forma pura, non ha bisogno di fonti energetiche classiche per riscaldare o raffreddare casa ma usa sistemi passivi. Cioè che immagazzinano energia e la usano quando serve.
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Quali sono i principi della casa passiva
Per realizzare un edificio del genere, capace di essere auto sufficiente (o quasi) dal punto di vista energetico, bisogna puntare su tre pilastri dell’architettura e dell’edilizia ecosostenibile. In primo luogo abbiamo la disposizione strategica delle finestre e dei passaggi d’aria pulita.

Schema di una passive house – Fonte Wikipedia
Poi troviamo la realizzazione tecnica della dimora, con pareti coibentate e infissi isolanti. Infine dobbiamo ricorrere a sistemi per immagazzinare l’energia, strumenti che danno il nome a questo tipo di struttura. Parliamo, quindi, dei pannelli solari che trasformano la luce della nostra stella in energia pulita. E che possiamo usare per riscaldare gli ambienti. Vuoi approfondire questi punti?
Impianto termico
Chiaramente hai bisogno di una fonte di energia alternativa per creare calore e, più in generale, energia. Il fabbisogno energetico di un’abitazione passiva può essere soddisfatto in modi differenti, sfruttando le energie rinnovabili che arrivano dalla natura. Ad esempio dal sole.
Puoi montare dei pannelli solari termici collegati a un impianto fotovoltaico che trasforma l’energia del sole in acqua calda per il bagno, la cucina e per il riscaldamento. Hai un giardino? Perfetto, oltre a coltivare frutta e ortaggi per la tua sana alimentazione puoi installare una pompa di calore (o termopompa) che trasforma l’energia geotermica in riscaldamento e raffreddamento.
Isolamento termico
Questo passaggio è fondamentale per realizzare una casa passiva. Infatti grazie a questo principio – che si realizza in primo luogo creando un cappotto termico intorno alla struttura – si mantiene la casa calda d’inverno e fresca d’estate. Non c’è dispersione del risultato raggiunto, quindi c’è bisogno di meno risorse per ottenere la temperatura ideale in un ambiente domestico.
L’isolamento termico riguarda la coibentazione delle pareti, il trattamento con determinati materiali che consentono di non disperdere caldo e freddo. Questo sistema si applica ai soffitti e ai pavimenti che possono essere realizzati in modo da isolare la dimora da fonti di umidità.
L’aggiunta di infissi pensati per migliorare l’isolamento termico aiuta a evitare la dispersione di caldo e freddo, in più i vetri pensati per le case passive aiutano ad aumentare il calore del sole.
Ventilazione controllata
In primo luogo si studiano le condizioni della casa, si cerca di capire come è esposta al vento e dove conviene mettere le finestre per consentire un passaggio d’aria vantaggioso nei mesi estivi.
Senza però dimenticare l’importanza di una buona esposizione al sole per fare in modo che la luce illumini e riscaldi (eliminando così parte della spesa necessaria a illuminazione e riscaldamento).
Ma la ventilazione controllata è fondamentale in una casa passiva perché consente il ricambio d’aria senza aprire porte e finestre. Quindi evitando di disperdere il fresco d’estate e il caldo d’inverno. Nel video trovi una spiegazione della ventilazione meccanica controllata in casa.
Come realizzare un edificio passivo
C’è bisogno di un’organizzazione di base difficile da recuperare in un secondo momento. L’architettura e l’edilizia che si trovano alla base di questo tipo di costruzione prevede un lavoro di studio approfondito della posizione degli infissi, delle facciate, della struttura stessa delle pareti.
La casa deve essere esposta al sole e ai venti, lontana dalle fonti di umidità. Questo è un punto di partenza ideale che permette di realizzare case passive quasi autosufficienti. D’altro canto queste condizioni sono utili soprattutto dove il clima è particolarmente inclemente, tipo l’Europa del Nord.
In Italia è possibile sfruttare diversi incentivi e bonus per apportare modifiche anche strutturali a un edifici e renderlo quanto più vicino all’idea di casa passiva e autosufficiente. Questo, per il proprietario, vuol dire raggiungere diversi benefit: maggior attenzione all’equilibrio del pianeta, risparmio sensibile sulla bolletta della luce e del gas, aumento del valore della casa.
Per approfondire: come acquistare la tua prima casa
Conviene comprare una casa passiva?
Il concetto base è chiaro: certo, conviene affrontare l’investimento. Una casa passiva è un buon modo per affrontare le sfide del futuro, saranno sempre di più le abitazioni rivolte verso questa direzione. Conviene acquistare case che hanno subito interventi – o che sono state costruite – con un’attenzione in più rispetto a queste dinamiche.
Bisogna assicurarsi, però, che i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte, con relative certificazioni. Tutto questo ricordando che una casa passiva ha bisogno anche di altre attenzioni.
Come, ad esempio, l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo e con un’efficienza energetica di buon livello e la manutenzione dell’edificio. Senza dimenticare le buone abitudini individuali: spegnere le luci che non servono, chiudere i rubinetti, evitare le finestre aperte inutili. Una casa passiva è tale solo se si è disposti a usare le fonti di energia con la giusta propensione al risparmio.